Meglio una Cascata o 380Kw di Potenza?
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La Cascata del Sasso...
The Marche Experience è sempre e comunque contraria a tutte le opere che deturpano il nostro paesaggio.
Descrizione
Foto: Kiko |
La Cascata del Sasso si trova nelle Marche in provincia di Pesaro-Urbino. Con un fronte di sessanta metri
(cento metri da sponda a sponda) la Cascata del Sasso, a due passi da
Sant'Angelo in Vado, costituisce uno scenario di grande suggestione. Da
una altezza di dodici metri e mezzo (15 metri, dagli strati più
arretrati), le acque del Metauro si gettano sugli strati scoscesi di
calcare marnoso disposti a reggipoggio (cioè con immersione opposta
rispetto a quella del pendio), dando luogo ad una cascata considerata
tra le dieci più grandi d'Italia.
Tale
biotopo particolare, è incluso nell'elenco delle bellezze naturali di
cui all'art.1 della legge n.1497 del 29/06/1939 ed ha avuto
l'apposizione del vincolo paesaggistico, comprese le aree circostanti
con Decreto del Presidente della Giunta regionale delle Marche n. 273
del 9/12/1997.
Purtroppo
il vincolo è venuto quando tutta l'area circostante era già appesantita
dalla zona industriale confinante. Inoltre nel 1981 il Genio Civile di
allora, costruì un muro di calcestruzzo di contenimento con relativo
belvedere, in sponda sinistra, senza alcun accorgimento di tutela visiva
della balza.
Nella
riva sinistra un antico mulino, non più in funzione, contribuisce ad
esaltare la suggestione del paesaggio. Lo specchio d'acqua è circondato
da una rigogliosa vegetazione di salici e pioppi. È possibile incontrare
anche specie rare come il Martin Pescatore.
Fonte: Wikipedia
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Articolo del Resto del Carlino
28 GENNAIO 2016 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE ANNO XLVII • N. 12 SERVIZIO INFRASTRUTTURE, TRASPORTI ED ENERGIA
Decreto
del Dirigente della Posizione di Funzione Rete Elettrica Regionale
Autorizzazioni Energetiche Gas ed Idrocarburi n. 1 del 15/01/2016 Art.
12 D.L.vo n. 387/03 – Autorizzazione Centrale Idroelettrica Loc. “Molino
del Sasso”–Comune di Sant’Angelo in Vado (PU) – Ditta Idrometauro
S.r.l. – Potenza Nominale 380,00 kW. IL DIRIGENTE DELLA POSIZIONE DI
FUNZIONE RETE ELETTRICA REGIONALE AUTORIZZAZIONI ENERGETICHE GAS ED
IDROCARBURI omissis
DECRETA
1. DI APPROVARE, ai sensi dell’art. 12, comma terzo del D.L.vo n.
387/2003, per le motivazioni indicate nel documento istruttorio e con le
prescrizioni e le indicazioni riportate nell’allegato 1, il progetto
trasmesso dalla Ditta G.T.A., come variato dalla subentrata Ditta
Idrometauro S.r.l., per la costruzione e l’esercizio di una centrale
idroelettrica sul fiume Metauro, Comune di Sant’Angelo in Vado (PU) –
Loc. Cascata del Sasso, di potenza nominale di 380,00 kW;
2. DI DICHIARARE, ai sensi dell’art. 12, comma 1, del D.L.vo n. 387/2003, l’opera di pubblica utilità, indifferibile ed urgente;
3.
DI PRENDERE ATTO della convenzione (Rep. n. 1565 del 25.05.2015,
registrata in Urbino il 18.06.2015 al n. 1405 serie 1T) che regola i
rapporti tra il Comune e la Soc. Idrometauro S.r.l. per la realizzazione
della centrale, stipulata tra il rappresentante del Comune -a ciò
autorizzato con Deliberazione del Commissario Prefettizio n. 79 del
23.12.2014- e il Presidente del CdA della Società “Idrometauro” S.r.l.;
4.
DI RACCOMANDARE che prima dell’inizio dei lavori venga data
comunicazione al Consiglio Comunale dell’impegno assunto dal Comune
nella citata convenzione Rep. n. 1565 del 25/05/2015, come specificato
dal Sindaco con la propria nota n. 4301 del 14/09/2015, a proseguire la
gestione delle opere di mitigazione e/o compensazione in progetto anche
successivamente all’eventuale dismissione dell’impianto oggetto della
presente Autorizzazione Unica;
5.
DI FARE OBBLIGO, ai sensi dell’art. 12, comma 4, del D.L.vo n.
387/2003, la Ditta titolare dell’Autorizzazione, in caso di dismissione
del- l’impianto, di rimettere in pristino a proprio carico lo stato dei
luoghi, eseguendo misure di reinserimento e recupero ambientale nonché
di attivare, all’atto dell’avvio dei lavori, ai sensi del paragrafo 13.1
lettera j) delle linee guida nazionali e della DGR n. 255/2011,
apposita fidejussione bancaria o assicurativa, a favore dei comuni
interessati, per un importo di € 50.000,00 + IVA 22 %;
6.
DI STABILIRE che, ai soli fini del monitoraggio, ai sensi del punto 7
del Decreto Ministero Sviluppo Economico del 10 settembre 2010, venga
comunicato l’avvenuto primo parallelo;
7.
DI COMUNICARE, ai sensi e per gli effetti dell’art.3, comma 4, della
Legge 7 agosto 1990, n. 241, che avverso il presente provvedimento può
essere proposto ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale delle
Marche, entro il termine di 60 giorni, con decorrenza dei termini a far
data dal giorno della notifica del presente atto; entro 120 giorni può,
in alternativa, essere proposto ricorso straordinario al Capo dello
Stato, ai sensi del D.P.R. 24 novembre 1971, n. 1199;
8.
DI COMUNICARE che nessuna responsabilità potrà essere addebitata alla
Regione Marche per inadempienze della Ditta richiedente, sia
nell’esecuzione dei lavori che nell’esercizio dell’impianto, derivanti
dal rilascio dell’autorizzazione di cui al presente decreto; 9. DI
PUBBLICARE il presente atto, per estratto, sul Bollettino Ufficiale
della Regione ai sensi della L.R. 28 luglio 2003, n. 17; 10. DI
NOTIFICARE il presente atto alla Ditta richiedente e agli altri soggetti
intervenuti in sede di Conferenza dei Servizi; 11. DI ATTESTARE che dal
presente atto non deriva, né può derivare, impegno di spesa alcuno a
carico della Regione Marche.
IL
DIRIGENTE DELLA POSIZIONE DI FUNZIONE RETE ELETTRICA REGIONALE,
AUTORIZZAZIONI ENERGETICHE, GAS E IDROCARBURI Ing. Mario Pompei
° tratto itinerario F. Metauro da Fermignano alla Cascata del Sasso)
Per
visitare la Cascata del Sasso, detta anche Balza del Metauro, occorre
fare attenzione ad un apposito cartello turistico situato a 7,5 km da
Urbania e a 1,5 km da Sant'Angelo in Vado, in corrispondenza della zona
industriale di questa cittadina. Attraversata un'area con vari
capannoni, che purtroppo hanno snaturato l'aspetto della piana coltivata
che affiancava il fiume, giungiamo alla cascata. Possiamo osservarla
sia dalla parte superiore, dove è stato costruito un belvedere, sia
dalla parte inferiore, più suggestiva e spettacolare. Si tratta della
cascata più grande che possiede il Metauro, alta 12 metri sul ciglio e
larga 60 m, ritenuta una delle dieci più belle d'Italia.
La
Cascata del Sasso si è originata per la presenza di una bancata di
strati calcarei (Bisciaro) disposti a reggipoggio e quindi più
resistenti all'erosione fluviale. Purtroppo sulla riva sinistra un
grande ed antiestetico muro di contenimento, che costituisce anche la
base del belvedere, ha alterato ulteriormente l'aspetto originario del
luogo. Dal belvedere si può risalire verso monte un tratto di riva
sinistra, tra le rocce affioranti nell'alveo e la vegetazione igrofila
della sponda, con Pioppo nero, Salice bianco, Salice da ceste, Salice
rosso, Luppolo, Crescione radicina, Farfaraccio, Cannuccia, Crescione
d'acqua, Carice pendula e Giunco di palude. In acqua sono presenti la
Rana verde, il Granchio di fiume e i Molluschi Ancilo e Fisa. In
periodo di magra si può anche attraversare il fiume sugli strati
rocciosi che sporgono rettilinei sopra la cascata. Per visitare la
cascata dal basso occorre accedere al fiume attraverso un passaggio
situato in corrispondenza di una casa ristrutturata, il Mulino del
Sasso, che conserva poche tracce delle strutture funzionali del mulino
originario. Stando sulla riva alla base della cascata, ne possiamo
apprezzare meglio la bellezza, specie quando una piena accresce la
portata del fiume. Negli anfratti delle rocce, bagnati da stillicidi,
crescono la felce Capelvenere e spessi strati di muschio.
Lungo
questo tratto di fiume si incontrano il Martin pescatore, la Ballerina
gialla e la Ballerina bianca; d'inverno anche la Gallinella d'acqua.
Testo tratto da http://www.lavalledelmetauro.it/
Grazie a Kiko Doninelli per le foto dell'articolo.
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